L’Implantologia è la branca dell’odontoiatria, che utilizza l’inserimento di impianti artificiali all’interno delle ossa mascellari del paziente in
sostituzione delle radici naturali dei denti. Queste “radici” artificiali, una volta osteointegrate (cioè fissate all’osso che le circonda),
vengono utilizzate come ancoraggio per sostenere e/o bloccare protesi fisse o rimovibili
Gli impianti possono:
Sostituire un dente singolo (corona su impianto)
Sostituire un gruppo di denti ravvicinati (ponte su impianti)
Stabilizzare una protesi totale superiore o inferiore (overdenture)
Sostituire tutti i denti di un arcata in maniera fissa (
ALL NON FOUR / ALL ON SIX)
Evitare protesi mobili che potrebbero causare disagio o imbarazzo
Nel caso non ci sia sufficiente osso, è possibile eseguire la chirurgia implantare?
Nella maggioranza dei casi SI! Esistono infatti diverse tecniche moderne per fare in modo di poter inserire ugualmente gli impianti.
Sia utilizzando specifici impianti corti, sia con tecniche di rigenerazione ossea.
Allo stato attuale quindi, i pazienti che non possono sottoporsi ad intervento di implantologia sono pochissimi!
Le fasi dell’implantologia
La prima fase, dopo la valutazione dell’osso tramite TAC 3D, è l’inserimento dell’impianto.
L’intervento di posizionamento implantare dura in media circa mezz’ora. Al termine del posizionamento
della vite si posizionano delle suture, che vanno rimosse dopo circa 14 giorni.
Posizionata la “vite” è necessario attendere un periodo di 3-4 mesi per permettere il processo chiamato di “ostoeointegrazione”,
in cui l’impianto si salda con l’osso circostante. Avvenuto questo processo, verificato con delle radiografie, è possibile procedere
al posizionamento della “corona” ossia della parte del dente visibile e funzionale.
Si sente dolore?
E’ una domanda che ci fanno molti pazienti, preoccupati dal possibile dolore durante o dopo la terapia.
La maggior parte dei nostri pazienti riferiscono pochissimo o spesso nessun dolore dopo l’intervento.
E’ una procedura che spesso porta meno fastidi di una semplice estrazione di denti.
Quali sono le alternative agli impianti?
Le soluzioni alternative agli impianti osteointegrati comprendono:
Nessun trattamento. Tuttavia, in alcuni casi la perdita di anche unsolo elemento dentario, può causare problemi estetici e funzionalicon conseguente squilibrio a livello dell’apparato masticatorio.
Protesi totali (dentiere). In molti casi, in modo particolare a livellodella mandibola, la stabilità delle protesi totali è insufficiente a causadell’atrofia dell’osso dove mancano i denti. Le protesi totali, inoltre,trasmettono il carico masticatorio direttamente sull’osso provocandone un lento e progressivoriassorbimento.Tale riassorbimento può, a lungo termine, rendere più difficoltoso iltrattamento mediante impianti osteointegrati.
Protesi parziali rimovibili ancorate ai denti residui (scheletrati).Gli scheletrati, inevitabilmente trasmettono ai denti naturali ai qualisi ancorano un ulteriore carico, inoltre, come le protesi totali,provocano riassorbimento dell’osso sottostante.
Ponti fissi. In caso di perdita di un singolo elemento dentale, iltrattamento con un impianto, ci permette di preservare l’integritàdei denti adiacenti a differenza di quanto avviene nel ponte fissotradizionale. In caso di perdita di più denti, bisogna valutare casoper caso vari fattori e questo può essere fatto solo attraverso unavisita clinica approfondita.